È meglio mangiare la frutta prima o dopo i pasti?

Sai se è meglio mangiare la frutta prima o dopo il pasto principale?

La frutta è un alimento importantissimo per mantenere l'organismo in salute, fa sempre parte dalle diete sane ed equilibrate, quelle che i nutrizionisti raccomandano per mantenere la salute generale dell'organismo e per prevenire alcune patologie. La cosa più importante è scegliere la frutta giusta per ogni stagione, ma qual è il momento più opportuno per consumarla? La frutta va mangiata prima o dopo i pasti? Scopri subito quali sono i consigli degli esperti per approfittare di tutti le proprietà nutritive della frutta.

La frutta va mangiata prima o dopo i pasti?

Ci sono teorie che affermano che mangiare la frutta la sera fa ingrassare; alcune diete, invece, come la dieta fruttariana si basano, sull'esclusivo consumo di frutta; altre diete ancora, la aboliscono completamente perchè composta da carboidrati, per la maggior parte zuccheri. Per sapere quando e quanta frutta mangiare è fondamentale conoscere gli importanti pro e contro della dieta fruttariana, noi ti consigliamo di non privarti mai della frutta perchè contiene sostanze nutritive fondamentali per la salute del tuo organismo, ma nemmeno di esagerare con le quantità ed abusarne.

baibaz

Ma è vero che gli zuccheri della frutta fanno male? Non è così, il fruttosio dannoso è quello che viene aggiunto artificialmente nei cibi e durante le lavorazioni industriali, inoltre, le sostanze nutritive e le fibre contenute nella frutta sono importanti per il nostro organismo e non vanno escluse. Ma scopriamo insieme qual è il momento migliore per mangiare la frutta.

1. La frutta prima dei pasti

La frutta risulta più salutare se mangiata prima dei pasti, non per una questione di "pesantezza", ma per una più efficace assimilazione delle sostanze nutritive. In linea generale si consiglia di mangiare la frutta prima dei due pasti principali, perchè facendo parte dei superfood ricchi di fibre, queste riescono a ridurre l'indice glicemico dei cibi.



Pare che mangiare un frutto fresco 30 minuti prima del pasto migliorerebbe l’assorbimento organico di minerali e vitamine, perchè a stomaco vuoto si assimilano meglio i nutrienti. Non solo: la vitamina C della frutta è in grado di potenziare l’assorbimento intestinale del ferro contenuto nei cibi che mangerai durante il pranzo o la cena. Secondo te i carboidrati della frutta sono uguali a quelli della pasta? Certo che no, scopri subito quali sono le differenze per capire che reazione ha il tuo organismo ogni volta che introduci dei carboidrati con l'alimentazione.

2. La frutta dopo i pasti

Anche se in generale si consiglia di mangiare la frutta poco prima dei due pasti principali giornalieri, ci sono casi in cui la classica frutta a fine pasto non è poi così dannosa. Dopo un pasto particolarmente pesante, infatti, la frutta è in grado di calmare lo stress metabolico in atto, donandoci una sensazione di sollievo.

È meglio consumare la frutta a stomaco pieno o vuoto?

Fedorovacz || Shuttertsock

Grazie alle vitamine antiossidanti contro i radicali liberi contenute in abbondanza nella frutta, è possibile "neutralizzare" l'azione dei radicali liberi e altre molecole che potrebbero portare allo sviluppo di stati infiammatori, tipici di un pasto ricco di carboidrati, grassi e molto calorico. Ma quali sono i frutti antiossidanti? Gli agrumi e i frutti viola sono i migliori da consumare a fine pasto. Questi, infatti, sono ricchi di naringina ed esperidina, due antiossidanti che sarebbero in grado di diminuire lo stress ossidativo e infiammatorio provocato da un pasto poco salutare e prevenire i danni a carico dei vasi sanguigni.

La naringina, di cui sono ricchi gli agrumi, è importante per rafforzare le pareti dei capillari, per depurare l'organismo e per favorire la perdita di peso. Inoltre ha effetti antinfluenzali, miorilassanti, anticancerogeni, epato-protettivi, anti aterogenici. I frutti viola come prugne, uva nera, mirtilli, more e susine sono particolarmente adatti a risolvere i problemi creati dai radicali liberi: invecchiamento cellulare e malattie infiammatorie.