Un regime alimentare sano ed equilibrato non può fare a meno di un costante apporto di frutta e verdura. Ma cosa succede se si eliminano completamente i cibi industriali o fermentati e si mangia frutta, frutta e ancora frutta? La dieta fruttariana è un regime alimentare simile alla dieta vegana, ma molto più severo dato che richiede di nutrirsi di frutta cruda o cotta in maniera esclusiva.
Non è una dieta alimentare del tutto sconosciuta visto che molti personaggi famosi hanno abbracciato questa filosofia alimentare per un certo periodo, primo fra tutti Steve Jobs. Chi comincia la dieta fruttariana, appoggia le teorie di Arnold Ehret, un professore che scelse questo tipo alimentazione per debellare una malattia considerata incurabile nel 1800.
Cosa mangia chi segue la dieta fruttariana?
Il professor Ehret sosteneva che visto che alcuni cibi producono un muco dannoso per l’organismo era sufficiente eliminarli dalla routine alimentare per favorire il benessere generale. Fondamentalmente chi segue la dieta fruttariana può scegliere di inserire in ogni pasto una varietà di sette gruppi di frutti:
- Frutta acidi
- Frutti non molto acidi (more, mirtilli, ciliegie, lamponi, pere, pesche, fichi, mele dolci, papaya, albicocche e mango)
- Frutta dolci (uva, meloni, cachi e banane)
- Frutti oleosi (cocco, olive e avocado)
- Frutta secca (prugne secche, fichi e datteri)
- Noccioline (nocciole, pistacchi, anacardi, mandorle, pinoli, nocciole, noci macadamia e noci pecan)
- Semi (semi di girasole, semi di sesamo, semi di zucca).
Anche se sembra molto limitata e monotona, la dieta fruttariana permette di mangiare di mangiare ogni volta che si avverte il senso di fame, facendo attenzione a rispettare la categoria di frutta scelta per il menu quotidiano. Ma quali sono tutti i pro e contro della dieta fruttariana?
4 Pro della dieta fruttariana
Un regime alimentare basato sul consumo esclusivo di frutta cruda e cotta è una dieta ricchissima di fibra alimentare e vitamine (vitamina A, vitamina B, vitamina C, vitamina E e vitamina K), una caratteristica che riserva notevoli vantaggi. Avete mai provato per esempio a mangiare la zucca cruda? O un bell'estratto di frutta di stagione?
- Fibra alimentare – La percentuale elevata di fibra alimentare riserva un effetto positivo per la funzione intestinale. Inoltre abbassa i livelli di colesterolo “cattivo” e riduce la quota di zucchero nel sangue.
- Vitamine – Le alte dosi di vitamine antiossidanti aiutano a contrastare l’azione dei radicali liberi e limita l’invecchiamento cellulare.
- Minerali – L’apporto di sali minerali che la frutta riserva aiuta a rimineralizzare il corpo e a sostenere le funzioni biologiche più importanti dell’organismo.
- Perdita di peso – Questo tipo di dieta impedisce di accumulare calorie e mangiare alimenti manipolati pieni di additivi e consente di stimolare la perdita di peso.
4 Rischi della dieta fruttariana
Non sono tutte rose e fiori: ci sono anche alcuni rischi che la dieta fruttariana può provocare, se non supportata da un controllo medico costante. Se ci si improvvisa nutrizionisti fai da te, infatti, anche questa dieta ha molti contro, proprio come qualsiasi dieta alimentare che esclude particolari macro e micro nutrienti essenziali come la dieta paleo. Ecco quali sono i pericoli della dieta fruttariana:
- Carenze alimentari – Mangiare esclusivamente frutta può provocare carenze di calcio, ferro e vitamine. Tra queste, la vitamina B12 presente nella carne, che sostiene la funzione nervosa, la vitamina D presente nei prodotti caseari, e tiamina e niacina presenti nei prodotti di origine animale e cereali stimolano la dose di energia.
- Malnutrizione – Il fatto di mangiare solo frutta se da un lato consente di evitare l’accumulo di grasso dall'altro restituisce un gran senso di sazietà e impedisce di assumere l’apporto calorico necessario per affrontare la routine quotidiana.
- Anemia – La carenza nutrizionale di ferro potrebbe stravolgere la capacità dell’organismo di produrre emoglobina, la proteina presente nei globuli rossi capace di legarsi all'ossigeno e trasportarlo in tessuti, organi e muscoli. Perciò è importante integrarealimenti fonti di ferro vegetariane che possano compensare l'anemia.
- Integratori alimentari – È necessario procedere con l’assunzione di integratori alimentari per riuscire a sopperire alla carenza di calcio, ferro, proteine, zinco, vitamina D e vitamina B12.