Le diete ipocaloriche, e in generale le diete per dimagrire, richiedono una riduzione delle calorie, in modo da riuscire a perdere peso e tornare in forma. Tuttavia non è poi così strano arrivare alla conclusione che le diete non funzionano così come ci si aspetta.
In che senso? Mangiare poco non significa necessariamente dimagrire. Liberarsi del grasso adiposo più ostinato è una situazione che può portare frustrazione e può indurre a ritornare alle abitudini alimentari vecchie e malsane.
Perchè non dimagrisco nonostante la dieta?
Quello che bisogna considerare è che la composizione del corpo viene regolata da centinaia di fattori diversi, mentre le regole delle diete alimentari, come la dieta mediterranea, vegana o la dieta Dukan, sono concentrate solo sulla regolazione di un paio di fattori come il livello di zuccheri, la quota di proteine o l'apporto calorico.
E, se è vero che a ogni azione corrisponde una reazione, allora è altrettanto vero che quando si decide quale dieta scegliere, si tende ad attivare alcuni processi e a disattivare altre funzioni come quella di rallentare il metabolismo se il cibo non è sufficiente. Il corpo funziona così e ha delle regole proprie.
L'equazione mangiare meno e fare attività fisica regolarmente può venire meno a seguito di una serie di insospettabili fattori. Sapere quali sono gli errore e le cause che possono condizionare la perdita di peso può essere utile non solo per aggiustare il tiro ma soprattutto per dimagrire liberarandosi dal grasso e riconquistare la forma fisica tanto desiderata.
1. Blocco del metabolismo
Ebbene la chiave di tutto è il metabolismo. Il metabolismo è l'insieme delle reazioni biochimiche di sintesi e scomposizione dei micro e macro nutrienti che si occupa di soddisfare le richieste energetiche del corpo potrebbe impedire di perdere peso, anche mangiando poco. A proposito, conosci i cibi eccezionali per accelerare il metabolismo? Tra i più importanti ci sono le spezie, il cacao amaro e i cereali. Integrandoli nella dieta aiutano a migliorare il metabolismo rendendolo più veloce.
Mangiare poco e non dimagrire diventa una questione di reazione del metabolismo al taglio calorico, una specie di sistema di sopravvivenza che immagazzina tutto ciò che viene consumato per far fronte alla mancanza di cibo prevista dal corpo. Inoltre, mettersi a dieta significa anche sapere quali sono tutti gli alimenti brucia calorie come le spezie, il pesce ricco di omega 3 e la frutta. Questi aiutano a dimagrire di più ma soprattutto più velocemente.
2. Quota bassa di carboidrati
I carboidrati rappresentano il primo alimento da togliere in una dieta ipocalorica in modo che il carico insulinico aiuti a bruciare gli accumuli di grasso. Bisogna conoscere i cibi cattivi che rallentano il metabolismo per avere un'idea migliore su come aiutarlo e alcuni di questi gli zuccheri, la farina bianca raffinata e gli alcolici.
È vero che le cellule del fegato forniscono l'impulso necessario ad aumentare la beta-ossidazione per il consumo di grassi solo in una situazione di carenza di una carica di glicogeno, ma il problema è che questo processo abbassa il metabolismo.
3. Momento sbagliato
Le diete ipocaloriche e prive di carboidrati prolungate nel tempo fanno aumentare o diminuire il metabolismo basale. Sostanzialmente il dimagrimento arriva portando avanti un regime alimentare con un deficit del 10-20%. Ma la sai la differenza tra carboidrati semplici e complessi? I carboidrati sono zuccheri e tra quelli semplici c'è il fruttosio e il saccarioso che si trovano nella frutta. I carboidarati complessi sono zuccheri semplici uniti tra loro come l'amido presente nei cereali, nelle patate e nei legumi.
L’obiettivo di una dieta è educare graduatamente l’organismo a mangiare di più senza immagazzinare tutto quello che ingerisce. Quindi, per dimagrire bisogna mangiare meno ma più spesso. L'importante è aumentare l'apporto di 400-1000 kcal in 6 mesi e iniziare con una dieta ipocalorica, ma senza saltare spuntini e pasti.
4. Allenamento sbagliato
Un allenamento fatto di ore e ore di sessioni di aerobica o con schede basilari non può essere sufficiente a far lavorare tutti i gruppi muscolari e a dimagrire nel modo giusto. Infatti, tra i benefici di allenarsi con il personal trainer c'è quello di potenziare ogni parte del corpo grazie a un continuo monitoraggio dei progressi ottenuti.
Senza un allenamento costruito con criterio e una programmazione settimanale per dimagrire si rischia di far mancare al corpo gli stimoli necessari a bruciare il calorie e a consumare più grassi a riposo, oltre che a definire la silhouette.