Perchè la frutta dopo i pasti fa ingrassare?

Assumere molta frutta fa bene alla salute del nostro organismo, per le diverse proprietà nutritive di cui è ricca ed i benefici che apporta al nostro corpo. Ma quando mangiarla? Perchè dopo i pasti per esempio fa ingrassare? E quali sono i frutti che si dovrebbe preferire per non prendere peso?

Quando mangiare la frutta?

Si dovrebbe mangiare la frutta per colazione, insieme ad altri alimenti ricchi di carboidrati e fibre come i cereali d’avena, il latte e la frutta secca, oppure per merenda a metà mattina o nel pomeriggio, quando il nostro corpo necessita della giusta energia per affrontare la giornata.

Negli altri momenti della giornata è meglio evitare, soprattutto per chi sta seguendo una dieta dimagrante, essendo la frutta ricca di fruttosio, che, nel corpo, diventa glucosio stimolando la produzione di insulina e il deposito di grasso in eccesso. Mangiare frutta la sera, subito dopo i pasti potrebbe, in alcuni individui, causare fastidi a livello addominale con episodi di meteorismo e flautolenza, per la produzione di fermentazioni intestinali importanti.

Meno zuccheri con la frutta?

Bisogna capire innanzitutto che mangiare la frutta non allontana la voglia di dolce, quindi non aiuta a aumentare il senso di sazietà e a perdere peso. Per coloro che sono a dieta e vogliono perdere peso è meglio evitare di assumere la frutta subito dopo i pasti, perchè l’aumento degli zuccheri produce ancora più insulina e il grasso si accumula generando sempre più voglia di zuccheri.

Si può mangiare la frutta prima di cena, così da avere meno fame e limitare dunque il pasto e non ingrassare ulteriormente. L’organismo ha diversi attegiamenti anche in seguito del carico glicemico a cui è sottoposto: se l'indice glicemico è alto, meglio non assumere la frutta, perchè lo farebbe aumentare ed il grasso si accumula proprio per i valori alti dell’insulina. Se è basso, invece, si può mangiare la frutta senza problemi ed è il caso in cui il pasto sia costituito da pesce, legumi, carne oppure uova.

La frutta che fa bene

Per certi frutti, come la papaya e l’ananas, la digestione è favorita per il contenuto di papaina e bromelina, ottime per digerire le proteine. In altri casi, la digestione è ostacolata perchpe la frutta perde la maggior parte dei suoi nutrienti mediante la fermentazione degli zuccheri.



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Essendo un alimento ricco di zuccheri, se si è a dieta, meglio mangiare la frutta con moderazione, massimo 3 volte al dì, senza considerarlo uno snack da prendere ogni volta che si sente lo stimolo della fame. Nonostante abbia molte proprietà benefiche, a volte mangiare diverse porzioni di un frutto, come l’ananas per esempio, allunga i tempi di digestione.

Sempre meglio preferire arance o altri frutti, purché siano ricchi di vitamina C, quella che aiuta l’assorbimento di minerali, come il ferro. Sempre meglio consumare frutta fresca di stagione ed evitare quella in confezioni industriali per poter approfittare di tutte le sue proprietà nutrizionali.