Gli amanti del cibo piccante esaltano le caratteristiche dei frutti della pianta aromatica utilizzata sin dall’antichità e disegnano il profilo di una spezia benefica e terapeutica.
La tendenza a usare il peperoncino per arricchire pietanze nostrane (e non) e dar vita a rimedi di bellezza fai da te di ogni genere ha creato un clima di allarmismo in chi continua a non credere alle proprietà di questo alimento hot.
Sostanzialmente la maggior parte delle persone che guardano con cautela all’uso del peperoncino in cucina si chiede se il cibo piccante fa bene o male e quali sono i benefici di mangiare piccante.
Il peperoncino: cibo piccante per eccellenza
Il cibo speziato fa bene o male? La verità sta come sempre nel mezzo e questo vale a dire che il cibo piccante fa bene solo se viene assunto nella giusta misura in termini di quantità e frequenza. Il merito di gran parte dei benefici andava alla vitamina C e alla capsaicina e più in particolare alla loro azione di vitamine antiossidanti capace di contrastare l’attività dei radicali liberi, stimolare la sintesi degli anticorpi, proteggere l’organismo da infezioni e rallentare l’inesorabile processo di invecchiamento.
Il modo più sicuro per capire i reali benefici di mangiare piccante è quello di indagare su caratteristiche, valori nutrizionali e proprietà di uno dei cibi più piccanti in assoluto: il peperoncino. Innanzitutto esistono moltissime specie di peperoncino con diverse percentuali di capsaicina contenuta. Questa altro non è che un particolare alcaloide in grado di reagire con i termorecettori posti a livello di bocca e stomaco. È proprio la capsaicina che rende il peperoncino uno degli alimenti che riscaldano di più. Oltre a essere un alimento afrodisiaco che risveglia la passione, il peperoncino è anche considerato "pericoloso" per chi soffre di bruciore allo stomaco.
A cosa fa bene il peperoncino?
A dimostrazione che un cibo piccante come il peperoncino può fare bene, ecco tutti i benefici del peperoncino:
- Analgesico – La capsaicina inibisce la produzione di una sostanza P, un neuropeptide che tramanda la sensazione di dolore alle aeree deputate del sistema nervoso.
- Raffreddore– La vitamina C e la capsaicina agiscono come antisettici e decongestionanti. Non solo contro i malanni di stagione, ma sono capaci di contrastare le influenze e ridurre i disturbi di gola e la tosse.
- Diabete – Il peperoncino sarebbe in grado di sollecitare il sistema immunitario del pancreas e ridurre i livelli di zucchero nel sangue e, di conseguenza, di ridurre il diabete 2.
- Metabolismo – La capsaicina sollecita la produzione di adrenalina ed è per questo che accelera il metabolismo.
- Apparato cardiocircolatorio – Gli capsaicinoidi affini alla capsaicina riescono a fluidificare il sangue e dilatare i vasi sanguigni, un’operazione che contrasta la formazione di colesterolo e la comparsa di molte patologie del sistema cardiocircolatorio.
- Candida – La vitamina A funge da antisettico e antimicotico che contrasta la comparsa della candida provocata dal fungo Candida Albicans.
- Tumori – L’attività antiossidante dei polifenoli rende possibile una buona capacità di prevenire la formazione di cellule cancerogene.
- Dissenteria – L’azione antifermentativa e antiputrefattiva del peperoncino lo rende un perfetto alimento astringente.
Mangiare piccante fa anche dimagrire
Sapevi che il cibo piccante aiuta anche la linea? Sembra che i cibi speziatisiano tra gli alimenti che accelerano il metabolismo e bruciano più calorie. La nota piccante fornisce una sensazione di calore che si sprigiona in bocca e si irradia in tutto il corpo fino a sollecitare le cellule adipose a lasciare andar via il grasso accumulato sotto forma di calore (termogenesi).
Inoltre, la sensazione di piccante invia una “risposta” di sazietà al cervello e spinge a consumare le porzioni di cibo in modo diverso e molto più moderato. Un ottimo alleato per chi è impegnato in una dieta dimagrante o nella perdita di peso.