Quali sono i sintomi di un eccesso di magnesio?

Effetti dell'eccesso di magnesio

Il magnesio è un minerale indispensabile per il corretto funzionamento del nostro organismo. Insieme al calcio e al fosforo, infatti, aiuta a mantenere in salute le ossa e le cellule. È molto utile anche per combattere la sindome premestruale e per la prevenzione di numerose malattie cardiovascolari. Non a caso il magnesio è il secondo minerale presente nel corpo umano, essendo infatti presente per ben il 70% nelle ossa e per il restante 30% nei fluidi e nei tessuti molli.

La dose giornaliera consigliata di magnesio per una persona adulta è di massimo 400-600 mg al giorno. Tale quantità di magnesio viene generalmente soddisfatta da un'alimentazione sana e varia, in quanto molti alimenti sono ricchi di magnesio. Attenzione peró a non esagerare: l'eccesso di magnesio potrebbe causare disturbi anche gravi. Vediamo dunque quali sono i sintomi di un eccesso di magnesio.

Da cosa è causato l'eccesso di magnesio?

Rispetto alla carenza di magnesio, che è un fenomeno piuttosto comune, la cosiddetta ipermagnesemia, cioè l'eccesso di magnesio, invece si verifica più raramente. Di solito infatti, un eccesso di magnesio in una persona adulta sana è provocato principalmente da un uso di integratori ad alto dosaggio per lungo tempo. Al di fuori di questo caso, infatti, i casi sono rarissimi. L'ipermagnesemia può riscontrarsi unicamente nelle persone che soffrono della malattia di Addison, che si trovano in condizioni di grave disidratazione, o nei casi di acidosi diabetica.

Un eccesso di magnesio nell'organismo può essere provocato anche da un malfunzionamento dell'attività dei reni, che fanno fatica ad espellere questo minerale, oppure da squilibri ormonali. Per capire se si soffre di eccesso di magnesio è consigliabile procedere agli esami del sangue. Tuttavia è possibile capire se si è in presenza di un eccesso di livello di magnesio nel sangue anche in presenza di alcuni precisi sintomi.



I sintomi dell'eccesso di magnesio

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I sintomi dell'eccesso di magnesio

Come si fa allora a capire se nel nostro corpo è presente una eccessiva quantità di questo sale minerale? Esistono una serie di sintomi ricorrenti che si manifestano tipicamente nei casi di ipermagnesemia. I primi segnali della presenza di un eccesso di magnesio sono il senso di nausea ed i fenomeni di frequente dissenteria. Spesso poi l'ipermagnesemia si accompagna anche alla perdita d'appetito ed al senso di costante fatica muscolare, che rende difficile compiere le attività quotidiane più semplici.

Se l'eccesso di magnesio si protrae nel tempo, vengono a verificarsi ulteriori sintomi riconducibili in particolare alla pressione bassa, al battito cardiaco irregolare ed agli sbalzi di umore. Nei casi più gravi e patologici all'ipermagnesemia può seguire anche un arresto cardiaco. Infine è ricollegabile all'ipermagnesemia anche la paralisi muscolare o la presenza di ipertensione e, più in generale, di disturbi di natura psichica.

È necessario poi tenere sotto controllo il magnesio in gravidanza. Un eccesso di magnesio nel corpo della madre, infatti, può danneggiare anche il feto in quanto le pareti dell'utero possono perdere elasticità e quindi ridurre il contatto tra il feto e la madre.

Come curare l'eccesso di magnesio

Per prevenire l'ipermagnesemia è utile evitare di assumere integratori e ridurre l'assunzione di alimenti ricchi di magnesio. Tra questi figurano in particolare il cioccolato amaro, le mandorle e la frutta secca, i vegetali a foglia verde (come ad esempio gli spinaci) e alcuni frutti ricchi di magnesio (in particolare le banane). Da non dimenticare neanche i cereali integrali e i legumi. È inoltre da tenere presente che cuocere gli alimenti può ridurre fino al 75% la presenza di magnesio al loro interno.

I sintomi dell'eccesso di magnesio

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In certi casi, tuttavia, seguire questi accorgimenti può non bastare per diminuire la presenza di magnesio in eccesso nel nostro organismo. Diventa allora necessario rivolgersi ad un medico. Generalmente l'eccesso di magnesio viene curato mediante la somministrazione di calcio gluconato per via endovenosa e, nei casi più gravi, può essere necessaria anche la dialisi.