Il corpo cambia con il trascorrere degli anni e la dieta assume un ruolo importantissimo per la salute dell’organismo in ogni fase della sua vita. Il regime alimentare deve riuscire a rispettare la necessità di un maggiore apporto nutritivo in gravidanza, sostenere l’organismo afflitto da valori glicemici elevati e supportare i cambiamenti che l’avanzare dell’età porta con sé.
Le evidenze scientifiche hanno sottolineato come il metabolismo tenda a rallentare del 5% ogni dieci anni fino a ridursi del 10% circa tra i 60 e i 70 anni e ad aumentare ancora tale percentuale dopo i 70 anni. Il rallentamento del metabolismo che contraddistingue la terza età potrebbe associarsi a particolari condizioni fisiologiche e patologie che rendono l’organismo ancora più debole del previsto.
Patologie quali diabete, ipertensione, osteoporosi, masticazione inadeguata e così via sono dietro l'angolo. Sostenere un’alimentazione capace di adeguare l’apporto degli alimenti alle nuove esigenze resta fondamentale per invecchiare in salute.
Come cambia l'organismo?
L’organismo che invecchia viene sottoposto a una serie di cambiamenti che devono portare a un cambiamento dello stile di vita e del regime alimentare. Un soggetto anziano avverte una riduzione della funzionalità del metabolismo, una minor sensazione di fame e sete, una capacità digestiva più lenta e difficile e una muscolatura scheletrica che diminuisce anno dopo anno.
La dieta deve diventare sempre più calibrato e vario per rispettare il calo naturale del dispendio energetico giornaliero e sostenere tutti i cambiamenti fisici e psicologici di una persona anziana. Quantità e qualità degli ingredienti dei menu quotidiani devono riuscire a supportare l’organismo con il giusto apporto calorico giornaliero: circa 1600 Kcal per le donne con più di 70 anni e più o meno 1800 Kcal per gli uomini che hanno superato i 70 anni.
L’apporto calorico deve essere sapientemente suddiviso in 50-60% carboidrati semplici o complessi (pane, pasta e patate), 15-20% proteine (uova, carne, pesce, latte e legumi) e 25-30% lipidi (formaggi, latticini, olio e burro).
Qual è la differenza tra l'alimentazione di un giovane e di una persona anziana? Il regime alimentare di una persona anziana deve essere più che altro misurato nella quantità giornaliera di ingredienti e deve comprendere alimenti con alto potenziale digeribile.
Alimentazione per anziani
Tutto quello che le persone sulla soglia della terza età devono fare è consumare alimenti ricchi di vitamine e sali minerali per sostenere l’organismo in una nuova fase della vita. Le parole d’ordine devono essere regolarità e leggerezza!
- Latticini – Il latte fresco ha molti benefici: è un alimento completo dal punto di vista nutrizionale e in questo senso è preferibile un tipo di formaggio fresco.
- Carni bianche – I tagli magri di carni bianche cotte con metodi di cottura leggeri possono ridurre l’apporto di grassi giornaliero.
- Pesce – I grassi “buoni” presenti nel pesce permettono di mantenere attivo l’organismo.
- Frutta e verdura – L’apporto di fibre e liquidi non possono mancare nella dieta di una persona anziana per evitare un deficit di acqua che conduce alla disidratazione.
- Cereali – Riso, farro e orzo dovrebbero alternare la pasta come alimento con capacità nutritiva e saziante.
Cibi da evitare per la dieta di un anziano
Non tutto è permesso a tavola. Ecco quali sono i cibi da evitare:
- Formaggi stagionati – I formaggi troppo stagionati sono ricchi di grassi e sale, oltre a essere particolarmente pesanti da digerire e tra i cibi che aumentano il colesterolo cattivo.
- Carni rosse – L’abuso di carni rosse può essere associato a molte malattie cardiovascolari.
- Cibi preconfezionati – Gli alimenti preconfezionati si presentano ricchi di sale e additivi e preservano minori proprietà nutrizionali e organolettiche.
- Alcolici – Un bicchiere di vino durante i pasti può essere protettivo ma resta sicuramente da evitare il consumo di alcolici e superalcolici.
- Dolciumi – L’assunzione di troppi dolci può provocare elevati valori di zuccheri e grassi.