Quali sono le cause dell'inappetenza?
L'appetito può mancare per svariati motivi: come, ad esempio, l'avanzare dell'età o momenti difficili dovuti ad ansia o depressione. Un appetito ridotto può essere anche la spia di qualche malattia o problema di salute al fegato o ai reni.
Se l'inappetenza è psicologica, dovuta alla paura di ingerire cibi con molte calorie e, di conseguenza, di rischiare di prendere peso, allora è bene rivolgersi al medico. Il passo da un timore ad un disturbo alimentare è davvero breve ed è importante accorgersi di quanto si è belle prima di fare uno sgarbo al nostro corpo.
Anche alcuni farmaci possono avere questo effetto. Una volta eliminate tutte queste cause, con una diagnosi di un medico, può essere che la mancanza di appetito sia solamente una condizione temporanea, dovuta a momenti di passaggio o di cambiamento nella vita. I sintomi che l'inappetenza provoca sono una sensazione di fame molto ridotta o nulla e in alcuni casi la presenza di una fastidiosa nausea costante, alla vista del cibo o in presenza di forti odori.
Non ho fame, cosa mangio?
I cibi cotti, che emanano forti odori, sono da evitare in caso di nausea, ed è meglio sostituirli con piatti freddi, a base di pasta, riso, pollo o patate, e qualsiasi alimento che non abbia forti odori. Aumentare l'appetito è possibile, esistono varie strategie da adottare, ad esempio consumare parti piccoli ma spesso, in modo da non esagerare provocando il senso di nausea. Cercate di non sforzarvi troppo, e di mangiare poco senza andare troppo contro alle vostre sensazioni. Sicuramente si tratta di una sensazione passeggera che passerà in breve tempo.
Per evitare di aumentare la sensazione di sazietà, cercate di non bere troppa acqua durante i pasti. I fluidi potrebbero indurre una falsa sensazione di gonfiore e indurvi a mangiare meno. Durante l'arco della giornata, è comunque importante mantenere l'idratazione assumendo la quantità d'acqua necessaria al nostro organismo.