5 controindicazioni della dieta paleo che non immaginavi

Rischi principali della paleodieta

La dieta paleo ha avuto un'ampia diffusione nel nostro Paese, soprattutto negli ultimi anni. Come lascia intendere il nome stesso, alla base della dieta paleo sta l'idea secondo cui l'uomo moderno non sarebbe poi così diverso dall'uomo paleolitico. La dieta paleo nasce principalmente per combattere molte delle malattie tipiche del nostro periodo (come obesità e allergie), che non erano invece presenti all'epoca dei nostri antenati, probabilmente perchè la loro alimentazione era più sana della nostra.

Ecco quindi che viene consigliato, per stare bene, di seguire un'alimentazione che rispetti, per quanto più possibile, quella degli uomini delle caverne, caratterizzata dalla presenza di molti alimenti consigliati nella dieta paleo, come proteine e grassi animali, di frutta e verdura, e dall'eliminazione pressochè totale di carboidrati (e cioè di pane, pasta e riso). Questo particolare regime alimentare, tuttavia, se da un lato apporta sicuramente dei benefici al nostro corpo, dall'altro si presenta anche ricco di controindicazioni, che bisogna conoscere perchè decisamente pericolose per la salute e, per questo, da non sottovalutare.

Perdita dell'appetito

Il fatto che seguire la dieta paleo comporti, come prima conseguenza indesiderata, la perdita dell'appetito potrebbe a prima vista sembrare un controsenso. In realtà la questione è molto più seria di quanto si pensi. La drastica riduzione dei carboidrati introdotti nell'organismo, infatti, a lungo andare, comporta la riduzione delle energie e, di conseguenza, lo stimolo all'appetito, che è fondamentale perchè l'organismo sia sano.

non avere affatto fame

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Non solo: la perdita dell'appetito ha anche una serie di ulteriori effetti negativi sul nostro corpo, ed in particolar modo favorisce la diminuzione delle funzioni della tiroide. Nonostante una dieta che includa alimenti ricchi di iodio utili per la tiroide, la ghiandola potrebbe non funzionare a pieno ritmo.

Alitosi

Una delle controindicazioni più fastidiose del seguire pedissequamente la dieta paleo è sicuramente la formazione dell'alito cattivo. La causa, anche stavolta, è da individuarsi nella riduzione della quantità di carboidrati da consumare per produrre energia, che comporta il fenomeno di cui dicevamo sopra, ovverosia la chetosi. 

L'organismo, infatti, inizia a bruciare i grassi e ad eliminare a pieno regime le scorie metaboliche, e questo fenomeno finisce causa a sua volta una serie di effetti collaterali di cui spesso non ci si rende conto, proprio come l'alito cattivo e una sudorazione dall'odore più fastidioso.



Stanchezza

Strettamente collegata al punto precedente è anche la seconda controindicazione della dieta paleo, e cioè la diminuzione delle energie. La dieta paleo, infatti, riduce drasticamente (o sarebbe meglio dire che elimina del tutto) le quantità di carboidrati semplici e complessi che introduciamo mediante l'alimentazione, i quali rappresentano la primaria fonte di energia per il nostro organismo.

sentirsi sempre stanchi

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In mancanza di queste sostanze, infatti, il corpo è costretto a ricavare energia dalla combustione delle proteine, che comporta, a sua volta, numerosi effetti negativi, primo tra tutti l'aumento della produzione di scorie metaboliche. Questo fenomeno, che tecnicamente si chiama chetosi, provoca la perdita delle forze e uno stato di perenne stanchezza.

Mal di pancia

Poichè la dieta paleo prevede l'introduzione di un importante quantità di grassi animali senza fibre e, al tempo stesso, la riduzione drastica dei carboidrati, possono venirsi a creare dei fastidi nello stomaco e nell'apparato intestinale, che a loro volta provocano l'aumento di fenomeni di dissenteria.

Una dieta ricca di alimenti probiotici non ha di solito questo tipo di problemi. Puoi cercare di tamponare il disagio mangiando frutti con potere astringente e bevendo tisane calde con molto limone.

Aumento del colesterolo Ldl

Poichè la dieta paleo è un regime alimentare ricco di grassi animali, ovvero grassi saturi, il rischio che la loro assunzione comporti un aumento del colesterolo cattivo Ldl è una prospettiva tutt'altro che rara. Un'alimentazione basata sull'introduzione di un elevato numero di proteine animali provoca, infatti, un aumento della quantità di grassi saturi, che a loro volta favoriscono l'aumento del colesterolo Ldl, con conseguenti effetti negativi per l'apparato cardiocircolatorio e quello venoso.