Le castagne sono il cibo ‘simbolo’ dell’autunno, grazie al profumo e al sapore inconfondibile che le contraddistingue. Tuttavia sono anche un alimento che fa molto bene alla salute: migliorano lo stato dell’apparato digerente, rafforzano le ossa, tengono a bada il diabete, migliorano la salute cardiovascolare, rafforzano il sistema immunitario, abbassano la pressione sanguigna, combattono il colesterolo. Ancora, le castagne migliorano la funzionalità cognitiva e prevengono le malattie croniche.
Mangiare castagne fa bene o male?
Le castagne sono frutti autunnali commestibili prodotti dagli alberi del castagno, appartenente al genere Castanea e che si trova in tutto l’emisfero settentrionale. Sicuramente vi sono molte specie di castagne, anche se la maggior parte di esse possiede profili nutrizionali e qualità abbastanza simili.
Le castagne possono essere mangiate in vari modi: se le caldarroste sono forse il modo in cui più comunemente conosciamo questo frutto, in realtà le castagne possono essere anche semplicemente bollite, candite, macinate per ottenerne la farina e per preparare il pane e dei dolci, e addirittura possono essere anche cotte al vapore e fritte. Sono apprezzate in tutto il mondo per il loro sapore unico, e lodate per il loro alto contenuto di sostanze nutritive. Le castagne, infatti, offrono elevati livelli di fibre alimentari, minerali, grassi buoni, vitamine e antiossidanti.
Castagne e colesterolo
Le castagne sono uno degli alimenti da mangiare in autunno: non solo perchè sono un frutto di stagione, ma perchè fanno davvero bene! Sono in molti a pensare che i grassi siano nutrienti ‘cattivi’ da bruciare con una dieta apposita, ma in realtà il nostro corpo ha bisogno di una certa quantità di grassi per funzionare bene. Questi grassi buoni, trovati nelle castagne in alte concentrazioni, aiutano a tenere sotto controllo il colesterolo, riducendo le infiammazioni in tutto il corpo e abbassando di molto il rischio di aterosclerosi e coaguli di sangue. Questo, a sua volta, riduce il rischio di ictus, attacchi cardiaci e malattie coronariche.
In particolar modo, le castagne sono ricche di acido linoleico, acido palmitico e acido oleico, che riducono e prevengono la formazione di colesterolo cattivo (LDL) nei vasi sanguigni, assicurando così elasticità e benessere dei vasi stessi e delle arterie.
Un altro motivo per cui le castagne riducono il colesterolo è il loro alto contenuto di fibre. Le fibre alimentari possono essere solubili e insolubili: le fibre solubili vengono inglobate con l’acqua, formando una consistenza gelatinosa nell’intestino. Poichè sono un frutto ricco di fibre, le castagne riescono a combattere il colesterolo stabilizzando i livelli di zucchero nel sangue: riescono a creare una massa nell’intestino e a metabolizzare velocemente il cibo, facendo sì che grassi e zuccheri vengano meno assorbiti dall’organismo.
Castagne e diabete
Sapevate che le castagne fanno bene per il diabete? Queste sono uno degli alimenti che aiutano a prevenire il diabete grazie alle fibre alimentari delle castagne possono svolgere un ruolo molto importante nella regolazione, nella prevenzione e nella gestione del diabete. Gli alimenti ad alto contenuto di fibre alimentari, come le castagne, oltre a limitare l’assorbimento di grassi e zuccheri, sono considerati cibi a basso indice glicemico: questo vuol dire che, una volta consumate, le castagne non creano aumenti elevati di glicemia, e quindi di zuccheri nel sangue. I picchi glicemici, oltre ad essere deleteri per il controllo del peso, sono anche pericolosi per i pazienti diabetici, e sono spesso precursori dello sviluppo stesso del diabete.
Tuttavia, chi soffre di diabete non deve assolutamente esagerare con le castagne. Può sembrare un controsenso? Forse, ma le castagne, se da un lato hanno un indice glicemico molto basso e ricchi di fibre, dall’altro lato sono comunque alimenti molto calorici (un etto di castagne fresche corrisponde a ben 180 calorie circa). L’ideale dunque è mangiarne poche, magari in mattinata e accompagnate ad un centrifugato di verdure verdi. Questo è da specificare perché il sapore dolcissimo di questo frutto potrebbe scatenare una catena inarrestabile di ‘una castagna tira l’altra’! Ed esagerare non fa mai bene, soprattutto in presenza di patologie importanti come il diabete.