Molte persone che soffrono di ansia e attacchi di panico si vergognano della loro condizione e spesso pensano di essere gli unici a dover affrontare un simile problema. In realtà si parla di milioni di uomini e donne in tutto il mondo che soffrono più o meno cronicamente questi disturbi.
Un dato così preoccupante dovrebbe farci venire qualche dubbio: siamo sicuri che l’ansia e gli attacchi di panico siano ‘solo’ dovuti a stress e problemi emotivi interiori e che sia tutta colpa della testa? Probabilmente il discorso è molto ampio e non facile da trattare, ma una cosa è certa: ‘coprire’ i sintomi dei disturbi ansiosi non può davvero aiutare a superare il problema. Serve trovare la vera causa.
Questo è il motivo per cui molte persone si recano da uno psicologo, che possa aiutarle a trovare la strada giusta per affrontare le cause scatenanti delle crisi ansiose. Come si spiega però che non tutti trovano soluzione al proprio problema? Colpa dello psicologo non capace? E se invece fosse un problema di intolleranza alimentare o comunque la conseguenza di un cattivo funzionamento intestinale? Sembra folle sì, eppure si parla sempre più spesso dell’asse intestino-cervello…
L’asse intestino-cervello e gli stati ansiosi
Nessuno si sorprende quando una persona afferma di essere talmente nervosa da avere lo stomaco chiuso. La connessione tra cervello e intestino infatti non è una novità. Quello che però recenti studi stanno scoprendo e confermando è che questa connessione non è unilaterale. Non è solo il cervello che influisce sulle funzioni intestinali, ma anche viceversa.
C’è un complesso meccanismo che spiega questa connessione bilaterale, ma non ci fermeremo a spiegarlo. Per già avere un’idea di quanto sia vero questo collegamento, basta sapere che nell’intestino viene prodotto il 90% della serotonina del nostro organismo. La serotonina è sia un regolatore chiave della motilità intestinale, che un neurotrasmettitore che contribuisce alla sensazione di benessere e felicità.
Ovviamente il sistema è ben più complicato e non è sufficiente solo la serotonina a spiegare le cause di ansia e attacchi di panico. La connessione tra intestino e cervello però ci fa comprendere un altro importante fattore: la maggior parte dei medicinali ansiolitici sono sostanze che influenzano negativamente il microbiota intestinale. Come possono quindi risolvere un problema all’origine, se rischiano di creare invece un pericoloso circolo vizioso? Ecco perché bisognerebbe scegliere dei rimedi naturali per trattare i sintomi dell’ansia, mentre si lavora sulle cause.
Rimedi naturali per gli stati ansiosi
Esistono alcuni rimedi per l'ansia che sono del tutto naturali e davvero formidabili:
- Omega3 - Tra i benefici degli omega 3 ricordiamo che l'olio di pesce contiene acidi grassi essenziali che sono fondamentali per la salute del cervello, ma non solo. L’infiammazione intestinale e dell’organismo può portare a permeabilità intestinale, con tutto ciò che ne consegue. Introdurre omega3 - che ha proprietà antinfiammatorie - serve a lenire tale infiammazione e tutte le sue conseguenze. Ad oggi, molti esperti anche in malattie ansiose raccomandano un buon apporto di omega3 attraverso pesci come le sardine, le acciughe e le alici, che sono meno inquinati rispetto ai pesci grandi come tonno e merluzzo.
- L’olio di CBD - Dalla cannabis light che facilmente si trova nei negozi specializzati, viene prodotto l’olio di CBD che ha tra i tanti benefici quello di combattere l’ansia e gli attacchi di panico. Non si tratta di cannabis terapeutica, perché non ha alte percentuali di THC, ma, è una versione più leggera, non richiede prescrizione medica ed è comunque utile a superare gli stati ansiosi.
- Il magnesio - È da diverso tempo che il magnesio viene considerato un minerale da integrare quasi sempre, perché nel cibo di oggi è difficile trovarne sufficienti quantità e quasi tutti ne siamo carenti. Secondo alcuni studi, la carenza di magnesio provoca irritabilità, insonnia, mancanza di concentrazione, tristezza e anche ansia e attacchi di panico.
- I probiotici - torniamo all’asse intestino cervello: uno studio del 2014 ha messo in evidenza che, nelle cavie depresse, la somministrazione di probiotici ha dato come risultato “la normalizzazione della risposta immunitaria e il cambiamento del deficit di comportamento”. Sembra che i probiotici, quando prescritti da chi è competente in materia, possano avere un effetto terapeutico nei sintomi di ansia e depressione.
- Vitamina D - d’estate siamo tutti più felici, almeno questa è la norma. Grazie alla maggiore esposizione al sole infatti produciamo più vitamina D che influisce sui neurotrasmettitori implicati negli stati di stress, ansia e depressione. D’inverno, è consigliabile assumere un integratore o mangiare più alimenti con vitamina D.
- L’esercizio e la meditazione - l’allenamento non è solo un modo per scaricare lo stress, ma è anche un ottima maniera di ossigenare il sangue e di combattere l’infiammazione cronica. Trovare uno sport che piace, da fare con passione almeno tre volte a settimana, è un rimedio efficace contro l’ansia. Allo stesso tempo, la meditazione insegna a rilassarsi in qualsiasi momento e, anche se inizialmente sembra non funzionare, con il passare del tempo i risultati arrivano e difendersi dall’ansia e dagli attacchi di panico è più facile.