Qual è la differenza tra onicodistrofia e onicomicosi?

Come riconoscere l'onicodistrofia e onicomicosi

Quando si avvicina l’estate e soprattutto il caldo, è molto importante cercare di non trascurare la salute delle nostre unghie, perché questo può causare il sorgere di diverse patologie come ad esempio l’onicodistrofia o l’onicomicosi. Scopriamo insieme cosa sono, quali sono i sintomi e come si possono curare.

Patalogie delle unghie: onicodistrofia o onicomicosi?

In primo luogo, è molto importante saper riconoscere se le nostre unghie sono affette da onicomicosi o da onicodistrofia. Infatti, quando l’unghia è in salute, lo notiamo subito perché è di un bel colore rosato e appare brillante e forte. Talvolta però in presenza di traumi o di affezioni batteriche possono verificarsi alterazioni dello stato e della salute delle nostre unghie.

Quando le unghie appaiono deboli e fragili con un colore che va dal giallo al grigio opaco è bene rivolgersi ad un medico per capire da quale patologia sono affette. Non bisogna assolutamente trascurare queste patologie, non solo per una questione estetica: se l’onicodistrofia o l’onicomicosi non vengono curate in tempo, le unghie tendono ad indebolirsi e a sfaldarsi e, nel peggiore dei casi, possono addirittura cadere. Prima di vedere quali sono i rimedi naturali per curare la micosi delle unghie, cerchiamo di capire meglio la differenza tra onicodistrofia e onicomicosi.

Che cos’è l’onicodistrofia

Con il termine onicodistrofia ci si riferisce ad una una deformazione che può manifestarsi su qualsiasi unghia, sia delle mani sia dei piedi. È importante sottolineare che questa alterazione dello stato ungueale non è causata da funghi o da batteri, ma da altri fattori come ad esempio carenze di vitamine o di sali minerali (cause endogene tra le quali figura anche l’onicopsoriasi) che sono fondamentali per avere unghie sane e forti.

La struttura dell’unghia, inoltre, può modificarsi a seguito di eventi traumatici (cause esogene), che pur essendo di lieve entità, se ripetuti nel corso del tempo, possono danneggiarla e indebolirla. Alcuni esempi possono essere l’attività sportiva o l’uso di scarpe strette che costringono il piede in una posizione innaturale e limitano la traspirazione. Evitare l'accumulo di liquidi vicino alla pelle, infatti, aiuta a gestire meglio malattie come la psoriasi, che possono colpire anche le unghie. L'onicopsoriasi, infatti, causa l'alterazione delle unghie e, da qui, la distrofia.
È molto importante cercare di non stressare le unghie, in particolare quelle delle mani, mangiandole o strappandosi le cuticole. Da ultimo, soprattutto in estate, è bene scegliere scarpe o sandali aperti che non stringano il piede e che lo facciano traspirare.

E adesso parliamo di onicomicosi

Al contrario, l’onicomicosi o micosi dell’unghia é un’infezione causata da funghi, o nel minore dei casi da muffe o lieviti, che si insediano in quei tessuti ricchi di cheratina, come appunto le unghie.



Quando l’onicomicosi si presenta, puó causare molto disagio a causa dello stato in cui si trovano le unghie: esse appaoiono deboli, opache, macchiate sulla superficie e con un colore sgradevole che va dal giallo al marrone. Oltre al problema estetico causato dall’onicomicosi, non bisogna trascurare i danni per la salute: se l’unghia é debole, tende ad assotigliarsi o a deformarsi fino al punto in cui si solleva o cade, causando una sensazione di fastidio o addirittura di dolore.

L’onicomicosi é una malattia molto diffusa che colpisce le unghie sia delle mani che dei piedi. Per quanto riguarda l’onicomicosi delle mani, questa puó manifestarsi ad esempio quando la ricostruzione delle unghie con il gel viene eseguita in centri dove gli strumenti di lavori, come le lime o i pennelli non vengono disinfettati corretamente, favorendo cosí la proliferazione dei batteri. Esistono numerosi rimedi naturali efficaci per avere unghie forti, che permettono di recuperare la buona salute dell’unghia in poco tempo.

Le unghie dei piedi peró sono peró quelle piú soggette: indossare scarpe che non fanno trasudare il piede, non cambiarsi quotidianamente i calzini o camminare scalzi in ambienti come piscine o palestre aumentano i rischi di contagio da onicomicosi.