3 motivi per cui bere l'acqua di cottura delle verdure fa bene

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Le verdure rappresentano una fonte privilegiata di vitamine e sali minerali, sostanze importantissime per mantenere il benessere generale.

Il problema è che la maggior parte delle volte in cui si cucina una verdura si sbagliano i tempi di cottura, rischiando così di disperdere i principali elementi nutritivi nell'acqua di cottura o si deteriorano le proprietà organolettiche a causa del calore della fiamma.

Perchè bere l'acqua di cottura delle verdure?

Il motivo per cui spesso si consiglia di bere l'acqua di cottura delle verdure come succo o brodo vegetale è riuscire a sfruttare il grande contenitore di sostanze nutritive disperse durante la cottura degli alimenti.

L'acqua di cottura delle verdure permette di impreziosire le ricette con ingredienti semplici invece che con dadi e insaporitori ricchi di sale e conservanti, oltre che ricevere le sostanze perdute durante il metodo di cottura. Un brodo di patate e carote è perfetto per la dieta del brodo e privo di conservanti dannosi per la salute.

Se volete fare il pieno di sostanze nutritive, bere l'acqua in cui vengono immerse e cotte le verdure permette di assumere la dose giornaliera consigliata di vitamine e sali minerali.

L'acqua di cottura idrata in profondità

Vi è mai successo di soffrire di disidratazione? Al contrario di quanto si possa pensare, non è ncessario vivere nel terzo mondo o rimanere tre giorni nel deserto per essere disidratati. Se non riuscite a bere ogni giorno due litri d'acqua, la quantità raccomandata per permettere al corpo di svolgere tutte le attività, allora inizierete a risentirne.

Bere l'acqua di cottura delle carote o di altri ortaggi ricchi di vitamine aiuta il corpo ad assorbire tutti i nutrienti persi o mai ottenuti durante il giorno. Chi segue diete dimagranti estreme, come la dieta mima digiuno, non mangia per periodi talmente prolungati che il corpo non sa più dove prendere le sostanze di cui ha bisogno.



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Se soffrite di dissenteria, oltre a mangiare frutta astringente, il medico vi consiglierà di recuperare i nutrienti persi proprio con l'acqua di cottura di alcuni alimenti, in questo caso l'acqua di cottura del riso per diarrea. La regola d'oro per godere di una percentuale maggiore di proprietà delle verdure è quella di cuocere ortaggi e vegetali per pochi minuti: due minuti per le verdure a foglia (biete, invidia e spinaci), cinque o sette minuti per zucchine, fagiolini, carote e finocchi e quindici minuti per i carciofi.

L'acqua di cottura con effetto detox

Esistono vari modi per depurare l'organismo. Se una dieta detox non ha dato i risultati sperati, magari l'acqua di cottura farà al caso vostro. La cellulosa dispersa nell'acqua di cottura depura fegato, reni e sistema linfatico ed elimina sostanze come tossine e scarti metabolici.

L'acqua della verdura preserva un pool di principi attivi e sostanze nutritive tale da essere considerata come una bevanda benefica, una vera e propria bevanda brucia grassi che aiuta a smaltire le tossine del corpo.

Dalla verdura che disintossica l'organismo si ottengono tisane drenanti come quella al finocchio o la base per iniziare a dimagrire e depurarsi con la dieta carciofo. Proprio come gli asparagi, infatti, anche il carciofo ha molti benefici, tra cui la proprietà di drenare i liquidi.

In questo modo si recuperano tutti i minerali dispersi durante la cottura (potassio, sodio e magnesio) e le vitamine (vitamina C e vitamine del gruppo B) che passano dalla verdura all'acqua di cottura, anche se la vitamina C viene quasi perduta del tutto a causa del suo rapido processo di ossidazione.  Questo significa che preparare una zuppa di cereali a base di farro o avena, un risotto sfizioso o un piatto di legumi con parte dell'acqua di cottura delle verdure al posto della semplice acqua e bere l'altra acqua di cottura rimasta consente di recuperare le sostanze benefiche delle verdure.

Come riutilizzare l'acqua di cottura delle verdure

Sapevate che l'acqua di cottura delle verdure fa bene alle piante? L'acqua di cottura che rimane da scolare può rappresentare una buona base per insaporire primi piatti e secondi piatti, un modo per non sprecare nulla. Ma è anche una buona soluzione per il giardinaggio. Come si raccoglie l'acqua di cottura?

  • Tutto quello che bisogna fare è lasciare bollire le verdure per il tempo desiderato,  scolarle e versare  l'acqua di cottura in un altro recipiente, facendo attenzione a non scottarsi.
  • Una volta raccolta l'acqua di “scarto” con appositi cestelli e coperchi scolapasta occorre lasciare raffreddare il liquido prezioso e raccoglierlo in bottigliette o contenitori adatti.
  • Usare l'acqua di scarto della verdura bollita per innaffiare le piante. Per esempio, l'acqua di cottura delle patate è perfetta per le piante!