8 cibi da mangiare per abbassare lo zucchero nel sangue
La malattia metabolica nota come diabete mellito è caratterizzata da una ridotta disponibilità di insulina e/o una scarsa sensibilità dell’ormone prodotto dalle isole di Langerhans del pancreas, difetti metabolici che alterano la normale attività dell’insulina.
Più in particolare l’insulina è un ormone indispensabile per il metabolismo degli zuccheri semplici o complessi assunti con l’alimentazione. Un’operazione, questa, che li trasforma in energia preziosa per muscoli e organi. Fondamentalmente l’ormone proteico prodotto a livello pancreatico non riesce più a stimolare l’assunzione del glucosio nelle cellule muscolari e nei tessuti adiposi e a regolare i valori dello zucchero nel sangue.
Alimenti per controllare lo zucchero nel sangue
La regola base del regime alimentare dei soggetti con la glicemia alta è quella di evitare alimenti come cibi troppo calorici, prodotti da forno raffinati, bevande gassate e zuccherate e alimenti ricchi di grassi saturi, responsabili di innalzare il livello di zuccheri nel sangue e peggiorare la condizione di iperglicemia.
Una dieta equilibrata deve tenere conto di alcuni accorgimenti particolari per riuscire ad abbassare lo zucchero nel sangue. Nella dieta non dovrebbero mai mancare tutti quegli alimenti che aiutano a prevenire il diabete e cibi leggeri e facilmente digeribili:
- Carni bianche (es. petto di pollo privato della pelle)
- Cereali integrali (es. orzo e avena)
- Legumi
- Olio extravergine di oliva
- Pesce (es. salmone e merluzzo)
- Semi oleosi
- Spezie che fanno bene al diabete (cannella, coriandolo, pepe neo, curcuma e origano)
- Verdure crude e cotte di stagione
Sostanzialmente le buone regole di educazione alimentare e l’introduzione di alimenti capaci di abbassare i livelli glicemici permette ai soggetti diabetici di mangiare in modo sano ed equilibrato senza troppe rinunce. Per quanto riguarda la frutta da evitare se si soffre di diabete, invece, bisogna confrontarsi sempre con il proprio medico per sapere quali frutti mangiare e in che dosi.
Non bisogna dimenticare che l’attenzione verso la routine alimentare deve accompagnarsi a una costante attività fisica giacché i muscoli impegnati nei vari movimenti riescono a captare il glucosio presente nel sangue senza servirsi dell'insulina. Di fatto il glucosio che le cellule muscolari prelevano dal sangue per supportare l’attività fisica definisce una riduzione dei livelli glicemici.
Cosa sono i valori glicemici?
Gli specialisti classificano le diverse forme di diabete in tre tipologie principali per velocizzare la diagnosi, confrontare le ricerche scientifiche e stilare una terapia efficace:
- Diabete giovanile o di tipo I – Distruzione delle cellule Beta del pancreas e difetto assoluto di insulina.
- Di tipo II o diabete senile – Difetto di secrezione di insulina associato a una condizione di insulino-resistenza.
- Diabete gestazionale o GDM – Alterazione del livello di tolleranza glucidica insorta durante la gravidanza.
In generale l’iperglicemia porta con sé una serie di sintomi caratteristici quali bocca secca, sete intente, dolore a livello addominale con vomito, polso variabile, cute rossa e secca, alito che odora di acetone, stato confusionale e molto altro.
Una iperglicemia contenuta contraddistinta da una sintomatologia piuttosto aspecifica viene sottovalutata a tal punto da peggiorare immediatamente le condizioni di salute.
I soggetti affetti da diabete devono sapere cosa mangiare per abbassarlo per non peggiorare ulteriormente una condizione in cui i valori di insulina non sono sufficienti a gestire la situazione e/o il corpo non è abbastanza sensibile all’azione dell’ormone proteico.
Come smaltire lo zucchero nel sangue
I soggetti diabetici possono contrastare l’iperglicemia tenendo a mente alcuni trucchi per ridurre il diabete due, ovvero principi dietetici fondamentali per costruire una corretta dieta alimentare:
- Ridurre le porzioni di carboidrati (cereali, patate, legumi decorticati, frutta zuccherina e così via)
- Scegliere alimenti con basso indice glicemico (cereali integrali o dietetici, legumi interi e frutta poco dolce)
- Aumentare il numero dei pasti e parallelamente ridurre l’apporto calorico totale oppure ridurre le porzioni di carboidrati e suddividerle nell’arco della giornata
- Aumentare l’apporto di fibre alimentari vegetali (radicchio, lattuga, zucchine e simili)
- Evitare gli alcolici
- Estendere il tempo tra l’ultimo pasto della giornata e la colazione del giorno successivo